Scopriamo tutti i casi in cui il contratto di affitto in regime ordinario è più vantaggioso di quello a cedolare secca. Ci sono molte più ipotesi di quanto si possa pensare.
Un immobile in affitto rappresenta sicuramente un investimento e una fonte di reddito importante ed è per questi motivi che bisogna scegliere al meglio il piano fiscale del contratto. Non sempre, infatti, la cedolare secca è così davvero vantaggiosa; in alcuni specifici casi è meglio optare per il contratto a regime ordinario.
Ma di cosa stiamo parlando nello specifico? La cedolare secca è una tassazione piatta; nel senso che il proprietario che affitta l’immobile decide di usufruire di questo regime, non sarà più tassato in base alla propria aliquota IRPEF ma in misura fissa al 21%. Quindi, indipendentemente da tutto, la tassazione è a quella percentuale.
In maniera molto intuitiva, invece, possiamo dire che al contrario il regime ordinario prevede che il reddito derivato dal canone di affitto sia tassato secondo l’aliquota IRPEF, basata sul reddito complessivo. Quindi, il reddito che deriva dalla locazione si aggiunge agli altri redditi percepiti e la somma di tutti determina la fascia IRPEF da applicare alla tassazione.
Per quanto la cedolare secca sia considerata più conveniente, ci sono casi in cui è meglio scegliere il regime ordinario che diventa economicamente più favorevole. Più avanti vediamo queste situazioni nel dettaglio.
Contratto di affitto in regime ordinario, ecco quando conviene sceglierlo
Sono in particolare cinque le situazioni in cui il regime ordinario per i contratti di affitto risulta più vantaggioso. A partire da chi ha redditi bassi; se il proprietario dell’immobile ha un reddito basso, l’applicazioni delle aliquote progressive IRPEF può essere sicuramente un vantaggio. Per esempio, chi rientra nella fascia del 23% può usufruire delle detrazioni e deduzioni legate all’immobile, abbassando la tassazione complessiva.
Altro esempio è quello rappresentato dagli elevati costi di manutenzione o ristrutturazione. Anche in questo caso, il regime ordinario permette di detratte questa tipologia di spese cosa che, invece, non è possibile fare con la cedolare secca.
Il regime ordinario conviene anche quando l’immobile è stato acquistato con mutuo e si vogliono detrarre gli interessi passivi. Anche in questo caso si va a ridurre l’imponibile fiscale.
Il contratto a regime ordinario è consigliato anche quando il canone di locazione è particolarmente elevato e questo perché considerando le varie detrazioni possibili, la tassazione su base IRPEF potrebbe risultare meno pesante rispetto al 21% fisso della cedolare secca.
Infine, si consiglia il regime ordinario anche quando si desidera beneficiare dei bonus sulla casa, quelli cioè legati ai lavori di ristrutturazione o efficientamento energetico. Parliamo essenzialmente di detrazioni che possono però essere cumulate solo nel caso in cui ci sia questo regime.