Nel caso di un pignoramento di un immobile possono sorgere legittimi dubbi rispetto al pagamento dell’IMU: ecco come ci si comporta.
Chi perde un immobile per pignoramento deve preoccuparsi anche di versare l’IMU per la proprietà che gli è stata tolta? Suona strano, ma in un certo senso è così… La casa che viene pignorata e messa all’asta vive in una particolare situazione di sospensione in termini di responsabilità legali che dura dal momento in cui viene tolta al proprietario iniziale finché non passa definitivamente a chi si aggiudica l’asta. Naturalmente, questo periodo porta con sé tante incertezze anche di natura fiscale. Per esempio: chi deve pagare l’IMU dopo il pignoramento?
La gestione fiscale degli immobili pignorati e messi all’asta non è così semplice. Alla base deve esserci chiara comprensione delle norme vigenti e, soprattutto, delle tempistiche relative all’IMU. Sia i proprietari pignorati che i nuovi acquirenti devono insomma essere consapevoli dei rispettivi obblighi per evitare sanzioni, incomprensioni reciproche e guai fiscali.
Per capire meglio il problema bisogna suddividere il caso in tre momenti o fasi. Il primo momento è quello relativo al pignoramento. Poi si passa alla fase della vendita all’asta. Infine, c’è il trasferimento della proprietà. Durante il pignoramento, l’immobile è formalmente ancora di proprietà del debitore, anche se è gestito da un custode giudiziario. Dunque, in questa fase, il debitore a cui è stata tolta la casa, per legge, è ancora il responsabile unico del pagamento dell’imposta unica.
IMU e pignoramento: chi paga l’imposta sulla casa dopo l’asta?
Ma cosa succede quando arriva il momento della vendita dell’immobile all’asta? Qualora la casa pignorata fosse messa all’asta e poi venduta, da un punto di vista burocratico, fiscale e legale ci si troverebbe di fronte a un passaggio di proprietà. La casa passa in pratica al nuovo acquirente. Ma per far sì che tale passaggio sia formalmente riconosciuto bisogna aspettare l’emissione del decreto di trasferimento da parte del giudice. E, sempre secondo la norma vigente, fino a quel momento, il debitore originale deve continuare a pagare l’IMU.
Solo con la terza fase, ovvero con l’effettivo trasferimento della proprietà, sancito dall’emissione del decreto di trasferimento, la proprietà dell’immobile passa ufficialmente al nuovo acquirente insieme all’obbligo di pagare l’imposta (se non si tratta di prima casa). Sintetizzando, quindi, durante il pignoramento, il debitore deve continuare a pagare l’IMU. E deve continuare a farlo fino a quando l’immobile non viene venduto all’asta.
Poi, dopo la cessione immobiliare, il nuovo proprietario diventerà responsabile del pagamento dell’IMU, ma solo a partire dal momento in cui riceve il decreto di trasferimento. Bisogna tuttavia notare che la legge IMU (commi da 738 a 783) stabilisce che l’imposta sia sempre calcolata sui mesi di possesso effettivo durante l’anno solare (tenendo conto del mese intero se il possesso si estende per più della metà dei giorni del mese stesso). Un errore minimo sul versamento dell’IMU, come sappiamo, implica sanzioni. E le penalità, specie per chi ha subito un pignoramento, potrebbero essere assai sgradite.