Una semplice moneta da 20 centesimi può renderti ricco: il dettaglio che vale fino a 20 mila euro

Mercato delle monete da collezione, incredibile un pezzo da 20 centesimi può avere una quotazione di quasi 20mila euro.

Una delle passioni più diffuse tra i collezionisti italiani e in genere di tutto il mondo è quella per le monete. C’è chi si appassiona per quelle antiche, e d’altra parte la numismatica è una materia archeologica di rilievo, chi per quelle di altri paesi, chi per le monete con particolarità e dettagli di conio che le rendono rare.

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Moneta da 20 centesimi, potrebbe valere una fortuna – associazioneohibo.it

Proprio l’attenzione ai dettagli sbagliati, per così dire, è una delle manie dei collezionisti delle monete. In genere un pezzo, anche non più in conio, è prodotto in milioni di esemplari tutti uguali e quindi di scarso valore, oltre quello nominale. Sono le piccole e quasi impercettibili imperfezioni a fare la differenza e a rendere una moneta appetibile per un collezionista.

Moneta da 20 centesimi, questa vale una fortuna

Vediamo quali sono gli elementi che possono determinare il valore di un pezzo. Intanto il valore storico, cioè il significato della moneta nel contesto storico in cui fu coniata. Una moneta può essere collegata un evento politico di rilievo, a una commemorazione, a un fatto da ricordare ufficialmente.

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Moneta da 20 centesimi, un tesoro nascosto – associazioneohibo.it

Altra elemento da considerare per una moneta da collezione è la sua rarità, che spesso dipende dal numero di monete entrate in circolazione all’epoca del conio. Altro elemento che determina il valore della moneta da collezione è determinano dalle condizioni di conservazione del pezzo. Una moneta che non presenta particolari segni di usura, senza graffi o segni di corrosione, aumenta certamente il suo valore.

Detto questo, possiamo segnalare una moneta particolarmente rara e che segnava l’avvicinamento alla moneta unica. Si tratta della moneta da 20 centesimi coniata in Italia nel 1999. Ma il grande valore lo ha la serie coniata in rame, invece che in acciaio inox come deciso in quell’anno. La coniatura in rame fu un errore e quindi le monete in circolazione pochissime, anche all’epoca.

Questo spiega la rarità di questa particolare moneta che se in condizioni di conservazione ottimali può raggiungere valutazioni sul mercato del collezionismo di 12mila euro e oltre fino a 20mila euro. Per toccare cifre così elevate il pezzo deve essere conservato in perfette condizioni, senza segni di usura, con il metallo intatto e senza incrostazioni.

Quindi vale sempre la pena verificare dei cassetti dove si lasciano monete e piccoli oggetti poco utilizzate se si trovano pezzi particolari. Non è da escludere che ci sia un tesoro nascosto e che possa valere molto di più di quanto si pensi.

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