L’eredità è sempre fonte di dubbi su cosa fare e non fare e come sarà gestita dopo la morte. Una quota spetta anche ai figli dell’ex coniuge?
Il dubbio nasce sui figli avuti da un precedente matrimonio, se questi hanno il diritto all’eredità, nonostante il divorzio dei genitori.
La Corte di Cassazione, in varie sentenze ha specificato cosa comporta il divorzio dei genitori e il diritto dei figli dell’ex all’eredità.
Le questioni legate alla separazione o divorzio, non sono rilevanti ai fini dell’eredità su figli, i quali possono continuare a pretendere ciò che gli spetta. Nello specifico, spetta ai figli: di ottenere un assegno per mantenimento fino al raggiungimento dell’indipendenza economica e partecipare all’eredità dopo la morte dei genitori.
Questa regola vale anche per i figli nati fuori dal matrimonio (codice civile articolo 315). La legge precisa che tutti i figli sono uguali e non c’è differenza tra figli naturali e legittimi. Inoltre, ad essi sono equiparati i figli adottivi. Pertanto, i figli prima delle nozze hanno diritto alla quota di eredità come i figli nati successivamente.
I figli avuti da un precedente matrimonio non vantano diritto nei confronti dell’eredità di un nuovo coniuge del genitore, tranne che non sia stato effettuato un testamento in loro favore.
Il decesso del nuovo coniuge sposato in seconde nozze non fa scaturire il diritto dell’eredità ai figli avuti con il primo matrimonio. Ad esempio: Giovanni ha contratto un precedente matrimonio in cui ha avuto due figlie, Lucia e Rosanna. Dopo il divorzio si risposta con Angelica. Alla morte di Angelica, Lucia e Rosanna, non hanno diritto all’eredità di Angelica.
La legge precisa che ciascun figlio è erede del patrimonio del genitore biologico, con il nuovo coniuge non c’è alcun rapporto se non semplici affinità.
Il figlio legittimo, significa l’erede che non può essere escluso dall’eredità. A un figlio legittimo, la legge italiana, non permette l’esclusione dall’eredità, a condizione che questi non si sia macchiato di grave condotta e il giudice, per qualche grave motivo, non lo abbia dichiarato indegno.
Dichiarare il figli indegno, è molto complicato e complesso, si verifica solo in casi rari, ad esempio: quando il figlio ha falsificato il testamento, oppure, abbia attentato alla vita del proprio genitore.
Queste sono casi eccezionali, ma il figlio legittimo ha sempre diritto all’eredità, anche nel caso in cui il genitore facesse testamento con l’esclusivo di un figlio, questi lo potrebbe sempre impugnare entro dieci anni dalla morte, precisamente all’apertura della successione.
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