James Pallotta, ex proprietario della Roma, torna a parlare e non esita a prendersi una rivincita su chi ha ora il comando, i Friedkin.
La stagione calcistica è solo agli inizi, per questo può essere ancora prematuro dare giudizi definitivi, ma è naturale essere preoccupati se sono stati tanti i risultati negativi e non si è ancora riusciti a capire quali siano i correttivi da adottare. Emblematica è la situazione della Roma, che ha già provveduto a cambiare tecnico, salutando De Rossi a favore di Juric, ma con un cambiamento che finora è inferiore alle aspettative. In un quadro come questo c’è chi non ha esitato a prendere posizione togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, e non si tratta di uno qualunque, ma di James Pallotta.
L’ex proprietario della Roma era stato particolarmente criticato da tifosi e critica, la situazione è però peggiorata ulteriormente con i Friedkin, che hanno raccolto la sua eredità. Il malcontento che si respira nella capitale è evidente, già la decisione di chiudere il rapporto con l’ex “capitan Futuro” aveva generato non poche polemiche, soprattutto perché arrivata poco tempo dopo il suo rinnovo di contratto. Ora l’insoddisfazione sta via via crescendo sempre di più.
Le parole di Pallotta scuotono l’ambiente Roma
Entrare nel cuore dei tifosi della Roma non è semplice, si tratta di un ambiente particolare, con sostenitori esigenti e pronti a manifestare subito il proprio disappunto. Questo non può che essere più forte nei confronti delle proprietà straniere, fenomeno sempre più diffuso nel mondo del calcio, ma spesso accusate di voler innanzitutto guadagnare, piuttosto che ottenere risultati sul campo.
Nella capitale ora c’è addirittura chi rimpiange James Pallotta, in un primo momento quasi rincorso dai sostenitori, che ritenevano inaccettabile il suo modo di gestire il club. Se però si rapporta quanto da ui fatto alle decisioni prese dai Friedkin il confronto può essere quasi impietoso. Ora l’ex proprietario si è confidato con amici e parenti togliendosi qualche rivincita senza troppi giri di parole.
“Contestano i Friedkin? Succede – ha detto Pallotta a Cityrumors, quasi sorridendo e con un moto di orgoglio quasi naturale pensando a chi lo vorrebbe rivedere nella capitale – “Io meglio dei Friedkin? Non sono tanto io a dirlo, quanto i numeri e punti che facevano ogni anno, basta vedere quelli, non c’è da aggiungere altro…“.
Fino a qualche tempo fa l’opinione di chi ha il cuore giallorosso, se vogliamo essere precisi, era drasticamente differente, soprattutto perché non si poteva che essere orgogliosi per avere messo in bacheca un titolo europeo che mancava da tempo, sotto la guida di uno degli allenatori più importanti della storia come Josè Mourinho.
Sotto la sua era la continuità non mancava ed era soprattutto questo l’aspetto che comunque era apprezzato, indispensabile se si vuole competere ad alti livelli. In realtà, se si vuole essere precisi può essere sconfortante avere avuto in panchina uno come il portoghese e non avere mai conquistato la Champions, insomma forse non è tutto oro quello che luccica.